Il diritto di prelazione dello Stato su immobili vincolati.

L’esercizio della prelazione da parte dello Stato. 
I vincoli sui beni di interesse storico-culturale possono essere diversi. vediamo il più ricorrente, il diritto di prelazione.

È importante sapere che la prelazione dello Stato è connessa soltanto all’iniziativa negoziale dei privati nella fase del trasferimento immobiliare. Non in una fase precedente,   come   ad   esempio   il   preliminare,   come avviene in tutte le altre prelazioni.

Come avviene? Le parti debbono stipulare il normale contratto di compravendita. Successivamente alla stipula, il notaio effettua la notifica del contratto stipulato alla Soprintendenza  competente  nel  termine  di  30  giorni.  Il Ministero ed gli Enti territoriali interessati (Regione, Provincia, Comune, Università…), dal momento della notifica,   disporranno   di   60   giorni   per   decidere   se esercitare  o  meno  il  diritto  di  prelazione.  Lo  Stato,  se decide di esercitare il diritto di prelazione, lo comunica nel termine  previsto.  Procede  quindi  all’acquisto  alle medesime  condizioni  pattuite  tra le parti  ed il contratto stipulato  con  l’acquirente  si  intende  risolto  per avveramento della condizione sospensiva.

In pendenza dei termini cosa succede?

L’atto di trasferimento  è valido, ma non efficace  perché soggetto a condizione sospensiva. Per 60 giorni gli effetti definitivi del negozio giuridico, tra cui l’alienazione e il corrispondente  acquisto  della  titolarità  del  diritto, rimangono sospesi.

Il venditore non può consegnare il bene all’acquirente, mentre  il prezzo  resta in deposito  al Notaio rogante,  in attesa che venga esercitata o meno la prelazione.

La prelazione dello Stato costituisce una condizione di diritto sospensivo del negozio.  

Il  completamento  del  negozio  giuridico  è sospensivamente condizionato al mancato esercizio della prelazione  nel  termine  di  legge.  Trascorso  il  termine senza   l’esercizio   del  diritto   di  prelazione,   il  negozio produce retroattivamente i suoi effetti tra le parti e verso I terzi. Ciò può essere pubblicizzato nei Registri Immobiliari dal notaio con conseguente annotamento dell’atto.  

L’acquirente è tutelato sia perché l’atto notarile di compravendita viene regolarmente trascritto, sia perché il pagamento del prezzo rimarrà in deposito al Notaio.